Ironico, autoironico, irriverente, sfrontato, insolente, questi e tanti altri gli aggettivi che possono essere usati in merito al suo lavoro. Di certo Dario Agrimi segue da tempo e con costanza un percorso coerente, in cui affronta problematiche di grande rilievo e di scottante attualità, che agitano il mondo contemporaneo, difficili da definire e soprattutto molto complicate da risolvere. L’artista si limita ad additarle, senza voler indicare soluzioni. Lo fa senza supponenza, a volte anche con un filo di cinismo. Non va dritto al cuore dei problemi, ma ci si avvicina lateralmente, lascia che allo stupore del primo impatto con le sue opere si sostituisca piano piano, in chi guarda, la consapevolezza delle criticità, l’assunzione di responsabilità, la ricerca di rimedi praticabili. Così, il sorriso che suscitano a prima vista molte sue opere, frequentemente lascia il passo a un pensoso silenzio.
MOZZAFIATO, la mostra personale di Dario Agrimi curata da Lia De Venere, continua. Non mancate.